CUCINA PROFESSIONALE INDUZIONE DA BANCO 4 INDUTTORI - PROFONDITA' 70 cm

    CUCINA PROFESSIONALE INDUZIONE DA...
    CUCINA PROFESSIONALE INDUZIONE DA...
     

    Dimensioni

    Dimensioni 
    L 70 cm x P 71,4 cm x H 25 cm

    Dati tecnici

    Cucina 
    a induzione
    Induttori
    4 da 3,5 kW
    Peso
    56 kg
    Versione
    da banco
    Potenza
    14 kW
    Alimentazione
    400 V / 3 N
    Piano di lavoro
    acciaio AISI 304 - Spessore di 1 mm

    Informazioni generali

    Riscaldamento ad induzione 
    solo per contatto diretto con la pentola
    Riduzione del consumo energia 
    pari al 50%
    Superficie 
    totalmente piana
    Controllo indipendente delle singole aree di cottura
    Si

    Consegna

    Consegna
    3-15 giorni

    CUCINA INDUZIONE PROFESSIONALE

    Cucina induzione professionale. 

    Per un sistema di cucinare all’avanguardia in cui le elevate prestazioni si accompagnano al risparmio energetico ed alla pulibilità totale.

    Affidabilità

    • Piano di lavoro AISI 304 spessore 1 mm a “tenuta”

    Prestazioni

    • Riscaldamento ad induzione solo per contatto diretto con la pentola

    • Riduzione del consumo di energia pari al 50%

    Facilità d’uso

    • Superficie totalmente piana

    • Controllo indipendente delle singole aree di cottura

    Consigli

     

    È il luogo più importante per ogni ristorante, dove ogni chef fa uscire le propri doti, preparando gustosi manicaretti e fantastiche pietanze.

    In base allo spazio e al flusso di clienti che avremo, sceglieremo la cucina che più si adatta alle nostre esigenze.

     

    Come sono alimentate le cucine?

    Le cucine principalmente possono essere alimentate a gas o elettriche. A loro volta le cucine a gas possono avere i fuochi oppure essere a tuttopiastra, mentre quelle elettriche possono essere con piastre, a induzione o in vetroceramica.

    Quelle a gas funzionano tramite dei bruciatori che accendono il gas scaldando i fuochi o facendo fuoriuscire la fiamma controllata dai fuochi. In genere quelle a gas hanno un minor costo di mantenimento.

    Quelle elettriche funzionano tramite la corrente elettrica, non abbiamo nessuna fiamma viva con loro, ma solamente piastre. Quelle elettriche hanno forse un costo maggiore per il loro utilizzo.

     

    Quali tipologie di cucine ci possono essere?

    Ve ne sono principalmente di 5 tipologie diverse:

    •         Piastre elettriche, che diffondono il loro calore e tramite pentolame specifico (con fondo diffusore) riescono a scaldare e cuocere il cibo. Sono molto efficienti, rispetto ad un fuoco a gas raggiungono temperature elevate in pochissimo tempo.
    •         Piani a induzione elettrici, lavorano tramite piani di cottura lisci in vetroceramica che infondono la loro energia attraverso l'induzione magnetica, si utilizza un pentolame specifico per la propagazione magnetica. Sono molto efficienti, scaldano due volte più velocemente rispetto ad un fuoco a gas e grazie l'utilizzo della trasmissione magnetica non si scaldano, evitando in questo modo fastidiose bruciature e rendendole più pratiche da pulire.
    •         Piani in vetroceramica elettrici, riscaldano in maniera simile ai piani a induzione, utilizzando però gli infrarossi come metodo di riscaldamento delle pentole. Molto veloci nello scaldare, di facile pulizia e manutenzione
    •         Tuttopiastra a gas, si scaldano tramite bruciatori posti sotto un’unica grande piastra, veloci da pulire e più economiche rispetto ai piani a induzione o vetroceramica. L’unico svantaggio è la poca uniformità del calore: a causa dei bruciatori si creano zone in cui il calore è maggiore rispetto ad altre.
    •         Fuochi a gas, classici fuochi con fiamma a gas: comprende un piano cottura con più o meno bruciatori che possono avere potenze e dimensioni variabili, a seconda dell'utilizzo che ne dobbiamo fare. Permette la cottura attraverso molte tipologie di pentolame, il metodo classico di cucinare.

     

    Possono essere appoggiate su un banco o hanno un apposito mobile?

    Le cucine possono poggiare direttamente su un banco (essere quindi da banco) o essere accompagnate da un apposito supporto con mobile o con il forno sottostante, a seconda nelle necessità de dello spazio di cui disponiamo.

     

    Come sono i forni sotto le cucine?

    Il forno può essere a gas o elettrico, va di conseguenza diretta alla cucina che si è scelto. Si presentano tutti con il solito principio: camera di cottura con un generatore di calore (gas o elettricità) e uno sportello di apertura. Hanno le stesse funzionalità e potenza.

    Possono essere:

    •         Forni statici, sono il tipico modello di forno che possiamo trovare in una qualsiasi cucina. Alimentati a gas o elettrici. Sono di facile utilizzo.

    In questi forni la diffusione del calore avviene tramite irraggiamento, cioè è il calore che propagandosi cuoce l’alimento (non avviene quindi nessun contatto fisico con la parte calda). Da tenere comunque di conto che anche la superficie dove sono posti gli alimenti da cuocere viene riscaldata, quindi si ha anche una sorta di cottura per contatto.

    Grazie al termostato che ne regola la temperatura precisa, è possibile avere sempre sotto controllo il grado di temperatura raggiunto nella platea e nel cielo della camera di cottura. Inoltre esistono modelli che offrono la possibilità di misurare la temperatura interna della pietanza tramite speciali sonde termiche.

    Questi forni però presentano anche alcuni svantaggi: ci vuole del tempo perché la camera si riscaldi e non bisogna cuocere più tipi di pietanze insieme (gli odori rischierebbero di mescolarsi). Inoltre se il forno è a gas, è più difficile convogliare il calore in maniera uniforme.

     

    •         Forno a convenzione, il punto di forza di questi forni è nella ventola che aspira l’aria riscaldandola e ridistribuendola lungo i margini del forno, facendo sì che la pietanza da cucinare sia uniformemente circondata dal calore.

    In questi forni il calore si diffonde per convenzione, cioè attraverso lo spostamento dell’aria sulla superficie dell’alimento. Da tenere comunque di conto che anche la superficie dove sono posti gli alimenti da cuocere viene riscaldata, quindi si ha anche una sorta di cottura per contatto.

    Arrivano velocemente alla giusta temperatura e grazie alla possibilità di non mischiare gli odori possono cuocere più tipi di pietanze contemporaneamente. Sono allestiti, quindi, per contenere più teglie.

    Modelli recenti dispongono di valvole speciali che distribuiscono vapore, rendendo l’ambiente umido al punto giusto ed evitando l’essiccamento dell’alimento che si sta cucinando.

    Presentano però lo svantaggio di essere poco funzionali in caso di lievitazione e non riescono a fare le dovute rosolature degli alimenti. Pur mantenendo una temperatura costante e un ambiente umido, non riescono a portare molto avanti la fase di lievitazione.

    Un forno a convenzione potrebbe essere la scelta giusta se necessitiamo solo, ad esempio, di cucinare e tenere in caldo le pietanze. In questo modo i nostri piatti saranno più veloci da preparare e con un notevole risparmio energetico.

     

    Quali dimensioni possono avere le cucine?

    Ve ne sono di tutte le dimensioni, dalle più piccole con profondità 50 cm o con un solo fuoco da poggiare sul banco, alle più grandi con profondità 90 cm e con mobile e forno in grado di avere 8 fuochi o piastre. Inoltre vi sono quelle tuttopiastra, più versatili e compatte, adatte forse ai piccoli spazi.

     

    Come scelgo la cucina più adatta alla mia attività?

    I fattori principali di cui tenere conto sono: lo spazio di cui disponiamo, il flusso di lavoro che prevediamo di avere o che già abbiamo, il tipo di cucina che forniamo ai nostri clienti e il numero di operatori che dovranno lavorare all’interno della cucina.

    Di conseguenza alle esigenze che abbiamo, vi sono moltissime varietà di cucine con accessori diversi, tra le quali possiamo scegliere. Tutte fatte con materiale di ottima scelta e di ottima fattura.

    È il nuovo “fuoco” della nostra cucina, che non prevede l’utilizzo del gas! Utilizza, invece, l’energia elettrica alternata, sfruttando il principio dell’induzione elettromagnetica. Con questo metodo vengono scaldate le pentole che contengono il cibo da cucinare.

     

    Come funziona la piastra a induzione?

    L’energia elettrica alternata viene inviata ad una bobina posta sotto il piano a induzione (solitamente fatto in vetroceramica), che, producendo un campo magnetico, genera delle correnti in grado di scaldare le pentole (composte da materiali idonei in grado di produrre la dovuta reazione di calore).

    In sostanza, per fare in modo che la piastra a induzione funzioni correttamente, necessitiamo di un set di pentolame idoneo, composto da materiali che consentano la conduzione delle correnti generate dalla bobina e da corrente variabile per regolare la potenza da dare alla nostra piastra.

    I moderni piani a induzione funzionano tranquillamente anche con impianti da 3,3 kw, grazie al controllo della potenza che non sovraccarica l’impianto.

     

    Vantaggi delle piastre a induzione:

    •         Notevole velocità di riscaldamento (ad esempio, 1 litro d’acqua bolle in 3 minuti).
    •         Bello da vedersi.
    •         Non si ha la dispersione termica.
    •         Semplice da pulire!
    •         Assenza delle fughe di gas.
    •         Il piano a induzione riconosce automaticamente le pentole che vi sono appoggiate sopra, accendendosi così solo in presenza degli accessori.
    •         Zero rischio di scottature.
    •         Uniformità della cottura e regolazione della temperatura di cottura.

    Con la piastra a induzione, per quanto riguarda la cottura dei cibi, non risentono di nessun cambiamento, anzi si hanno vantaggi di velocizzazione dei tempi di cottura e di rapide preparazioni delle pietanze da servire.

     

    Svantaggi:

    •         Prezzo maggiore per l’acquisto.
    •         Funzionano solo con specifico pentolame (anche se ormai le nuove pentole sono quasi tutte utilizzabili a induzione).
    •         Necessitano di una buona quantità di energia elettrica.
    •         Pirofile in ceramica, terracotta o rame non vanno bene.

     

    Quali caratteristiche possono avere?

    Possono essere da banco o su vano, alimentazione monofase o trifase, struttura in acciaio inox AISI 304, controllo indipendente delle singole aree di cottura, piastra in vetroceramica, controlli digitali o meccanici, display LCD e riscaldamento tramite contatto diretto.

     

    Quali misure hanno?

    Da banco, misurano: larghezza da 29 cm a 80 cm, profondità da 32 cm a 90 cm e altezza da 5 cm a 25 cm.

    Su armadio, misurano: larghezza 40/70 cm, profondità 70 cm e altezza 85 cm.

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